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Prima Visione Documentario “Un Anno in Alta Valle Maira”

“Laghi, valloni, foreste, cascate, ma anche cultura e antiche tradizioni: questa è la Valle Maira…”

Il Documentario prodotto da Fondazione Acceglio, e diretto dal Regista Andrea Icardi si presenta tradotto in francese, inglese e tedesco. Iniziate nell’autunno 2017, le riprese del Documentario proseguirono fino a novembre 2018 per un totale di una cinquantina di giorni di riprese, con la presenza di molti sportivi amanti della montagna.

Cuneo Manifestazioni fu subito entusiasta di presentare in prima visione del film con un tema così aderente al Cuneo Montagna Festival 2019.

La serata in programma al Festival era molto nutrita: un intervento magistrale del geologo Enrico Collo e, a seguire, la proiezione del film Documentario sulla Valle Maira; ma c’erano anche altri eventi, quella sera, per cui la proiezione del film doveva essere fatta nella sala Einaudi della Provincia: due giorni prima il Comune, comprendendo l’importanza di una proiezione di quel livello in una sala adatta, spostò gli eventi della Valle Maira al Cinema Monviso. E questo fece davvero la differenza!

Enrico Collo ha presentato il suo lavoro e contributi vari alle scoperte geologiche al Pianoro della Gardetta, rivelando e chiarificando le ultime scoperte di impronte del Shansisuchus cinese, molto più grande del già noto Ticinosuchus, dimostrando come lo studio di questi enormi rettili porta luce sulla formazione delle rocce e dell’habitat che forma la Valle. E la Valle Maira, proprio sotto questo aspetto, è spettacolare.

A seguire, la proiezione del Documentario ha acceso di emozioni e sentimenti di stupore tutti i partecipanti!

Il Documentario presenta la Valle Maira come “una macchina del tempo” dove le rocce parlano delle ere storiche fino a proporre un viaggio lungo un anno, in quella che è oggi la Valle. Gli interventi di Rolando Comba - “La Misun d’un bòt”, Enrico Collo - geologo, di Bruno Rosano - scrittore e fotografo, Antonio Perino - guida alpina e Fortunato Bonelli - allevatore dei cavalli di Merens, danno alla bellezza delle immagini un fascino ancor più sorprendente.

Francesco Revello, al termine della proiezione, lanciò un appello alla politica del nostro territorio: “abbiamo visto la Valle dai 1500 metri in su: era bellissima! ma al di sotto di quei 1500 metri, vivono persone che abitano paesi che stanno scomparendo. La politica dovrebbe dare più attenzione a queste sentinelle del territorio, perché la bellezza è fatta di armonia…”

Molte persone si sono presentate per questo evento, spiazzando un po’ l’organizzazione. A fronte di 350 persone entrate, 200 sono rimaste fuori. Pertanto la Fondazione si sta impegnando per repliche in Provincia ed in Valle.


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