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Attività

Recondite Armonie 2021

Recondite Armonie 2021

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Il 7 e 14 agosto scorsi si sono tenuti i due concerti inseriti all’interno della manifestazione “RECONDITE ARMONIE 2021”, rassegna organistica su strumenti storici da Vittino a Vegezzi-Bossi.

Tale manifestazione si è resa possibile grazie anche al contributo del Ministero per i Beni e le attività culturali - Direzione Generale per lo Spettacolo dal vivo, della Regione Piemonte, della Fondazione CRT, della Fondazione CRC, della Fondazione Acceglio e della Antica Bottega Artigiana Vegezzi-Bossi di Centallo e a don Graziano Einaudi e alla Comunità parrocchiale di Acceglio che hanno offerto l’opportunità dello spazio della Chiesa di Santa Maria Vergine Assunta in Borgo Villa nonché l’utilizzo dell’organo Vittino (1895), ivi presente, per le rispettive esecuzioni nelle succitate serate.

 

All’evento del 7 agosto hanno assistito 76 spettatori mentre per la serata del 14 si sono contate 63 presenze.

Al conteggio degli spettatori vanno aggiunte le note di gradimento espresse da alcuni presenti, accompagnate da suggestioni su possibili audizioni che considerino, ove compatibili e possibili, la partecipazione strumentale di elementi quali la tromba e l’arpa.

Tali desideri trasmettiamo qui al Sig. Ubaldo Rosso, referente dell’Associazione degli Amici della Musica di Sivigliano.

Si segnala inoltre il contributo dell’albergo ristorante “Alpi Cozie” nell’aver offerto le cene ai Signori Musicisti delle rispettive giornate di concerto.

Le due serate covavano in loro tre itinerari:

 

  • Un itinerario geografico: da Mendrisio, nel Canton Ticino, passando per Bergamo, spostandosi a Biella (dove traggono origine le radici dei Vittino), Torino, infine Centallo. Questi luoghi rappresentano la partenza, il transito e l’arrivo di quel triplice connubio che ha dato modo di acquisire al patrimonio artigiano delle terre piemontesi la capacità professionale ed esclusiva della triade Bossi-Vittino-Vegezzi, capacità professionali che oggi trovano permanenza e riferimento nella ditta artigiana Vegezzi-Bossi.

 

  • Un itinerario storico: riferito all’organo, la cui nascita viene stabilita al III° sec. a.C. Strumento (questo il significato della parola greca òrganon) inizialmente utilizzato per accompagnare giochi e gare; più tardi, dal mondo bizantino passerà al medio evo dove troverà impiego nelle musiche di corte e assumendo successivamente un posto di rilievo nella liturgia della Chiesa. Riemergerà come strumento secolare nella musica classica.

 

  • Un itinerario conoscitivo: linguaggio musicale e linguaggio poetico, composizione ed evocazione, l’uomo quale mezzo necessario alla manifestazione del fatto scrittorio e sonoro.

Aggiungasi una brevissima considerazione: in una corale della cantata di J. S. Bach intitolata “Herz und Mund und Tat und Leben” (Cuore e bocca e azione e vita), il terzo elemento (Tat = azione) è il punto di transito dal fare, o agire, alla vita. Il termine ‘poesia’ deriva appunto da una parola greca che implica la creazione, il fare.

 

Sono state così abbinate, e lette, due poesie peraltro attualissime: la prima, Morte per acqua, IV movimento, o sezione, da “La terra desolata” di Thomas Stearn Eliot, nella versione di Mario Praz che qui riproduciamo per gli estimatori:

IV

La morte per acqua

 

Fleba il Fenicio, morto da quindici giorni,

Dimenticò il grido dei gabbiani, e il flutto profondo del mare

E il guadagno e la perdita.

                                               

Una corrente sottomarina

Gli spolpò le ossa in sussuri. Mentre affiorava e affondava

Traversò gli stadi della maturità e della gioventù

Entrando nei gorghi.

                                   

Gentile o Giudeo

O tu che volgi la ruota e guardi nella direzione del vento

Pensa a Fleba, che un tempo è stato bello e ben fatto al pari di te.

Il secondo componimento recitato è stato Aprèslude, dalla omonima raccolta del poeta tedesco Gottfried Benn, nella versione di Ferruccio Masini, della quale diamo qui di seguito versione:

Devi saperti immergere, devi imparare,

un giorno è gioia e un altro giorno obbrobrio,

non desistere, andartene non puoi

quando è mancata all’ora la sua luce.

 

Durare, aspettare, ora giù a fondo,

ora sommerso ed ora ammutolito,

strana legge, non sono faville,

non soltanto - guardati attorno:

 

la natura vuol fare le sue ciliegie,

anche con pochi bocci in aprile

le sue merci di frutta le conserva

tacitamente fino agli anni buoni.

 

Nessuno sa dove si nutrono le gemme,

nessuno sa se mai la corolla fiorisca -

durare, aspettare, concedersi,

oscurarsi, invecchiare, aprèslude.

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