Davide Calandra
Davide Calandra - Acceglio 1799 - Torino 8 marzo 1865
Questa è una storia che affonda le sue radici nel XIX secolo.
Vogliamo parlarvi di Davide Calandra, cittadino di Acceglio, e di
quanto risulta dal suo testamento, cioè la sua volontà di investire in CULTURA, scolarità e benessere. Volle fortemente, (e vennero poi costruiti) 4 edifici scolastici a Borgo Villa, Chialvetta, Villaro e Chiappera.
L’edificio di Borgo VIlla, ora sede del Municipio, era molto più grande delle altre 3 scuole, perché fra le sue volontà vi era quella di istituire una scuola di Ginnasio e Liceo, onde far studiare Filosofia.
Inoltre, sempre nel testamento, troviamo la volontà di istituire una condotta Medico Chirurgica gratuita per tutta
la popolazione di Acceglio e l'apertura di una farmacia con l'obbligo di mantenerla sempre ben provvista dei necessari medicinali di prima qualità.
Tali opere sarebbero state realizzate attraverso la conversione
dell'intero patrimonio di Davide Calandra in un'Opera di Beneficenza destinata alla realizzazione ed alla gestione delle sue volontà testamentarie.
Di seguito un breve estratto del testamento. Il documento completo è visionabile e scaricabile in questa pagina nella sezione Documenti.
DOCUMENTI
“Questo documento sottostante è la richiesta fatta agli organi competenti da parte del presidente di all’ora dell’Opera Pia Calandra, Sig. Giovanni Battista Rejneri, per poter accedere ai capitali depositati e per poter forzare di qualche anno le
disposizioni testamentarie del Donatore. Questa richiesta è stata fatta a fine anni 1920, quando l’Italia era in ginocchio, sia per colpa della prima guerra mondiale, sia dalla terribile crisi economica del ’29. è un documento eccezionale che merita di essere letto…” (Costanzo Ponza)
Testamento di me sottoscritto Davide CALANDRA fu Davide nato in Acceglio e domiciliato in Torino.
Fu sempre vivo in me il desiderio di poter contribuire al progresso morale ed intellettuale di quella parte dei miei concittadini la quale abita luoghi in cui ebbi la vita, ma per la scarsità delle mie sostanze non essendo in grado di poter raggiungere in modo soddisfacente ed immediato un tale mio scopo lungi dal rinunciarvi, pensai ad una combinazione che lo rendesse possibile.
Il bene che io intendo di fare non si sentirà che in un’epoca molto lontana, ma colla esatta esecuzione della mia volontà, il bene sarà fatto in modo adeguato, ed i nostri pronipoti ne sentiranno un vero ed efficace vantaggio.
Ecco le ragioni delle seguenti mie disposizioni che spero saranno
dai miei concittadini apprezzate curandone coll'attiva e paziente loro cooperazione la attuazione, ed in tal fiducia, ordino quanto segue:
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1 . Voglio che tutto il mio patrimonio sia convertito in una
“Opera di Beneficenza” che io istituisco col presente mio Testamento nel “Comune di Acceglio”, destinata (tale opera
che io chiamo in mia universale erede), al precipuo scopo di procurare la istruzione elementare gratuita a tutta la popolazione del detto Comune al mezzo di quei maestri debitamente patentati che si ravviseranno necessari.
L’Opera suddetta prenderà il nome di
“ISTITUZIONE DI BENEFICENZA PER LA ISTRUZIONE GRATUITA DELLA POPOLAZIONE DEL COMUNE DI ACCEGLIO”.
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11. Dopo che si sarà provveduto senza alcuna parsimonia all'insegnamento elementare di tutto il Comune, nel ché
dovrà la Giunta d’Amministrazione procedere in modo, che
di un tale beneficio abbiano a partecipare tanto i maschi
che le femmine potrà altresì stabilire nel Capoluogo, (se lo crederà conveniente ed attuabile) le tre grammatiche e le due rettoriche, ossia il corso completo per abilitare i giovani a prendere gli esami di filosofia e successivamente ancora di mano in mano che si presenterà la possibilità potrà, ove lo
creda utile, stabilire nel Comune medesimo tutte quelle
altre scuole che ravviserà atte a promuovere e attivare
il progressivo svolgimento intellettuale di tutta la popolazione di detto Comune.
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14. Tutto il fondo che rimarrà disponibile sui redditi di quest’Opera dopo avere provvisto tutto quanto sopra,
voglio ed ordino che il medesimo venga impiegato a
beneficio dei giovani che intendono progredire negli
studi, salvo le eccezioni specificate provvedendo ai medesimi
a tutte indistintamente le spese necessarie di qualunque genere esse siano sino al compimento della carriera che avranno abbracciata con dichiarazione che per le carriere
nelle quali si debba fare un tirocinio, una pratica, od un volontariato le medesimo non si intenderanno compiute se non quando avranno avuto termine il tirocinio, la pratica o il volontariato.
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16. Voglio che i giovani, i quali aspireranno a godere di quest’Istituzione, siano assoggettati ad un esame di concorso
e siano ammessi quelli i quali in detto esame saranno riconosciuti idonei, ed avranno dato il miglior saggio dei loro talenti, e dei loro studi. Allo stesso concorso poi non saranno ammessi se non i giovani nati e domiciliati nel Comune di Acceglio, in difetto di questi giovani di ristretta fortuna nati in
tutti quei Comuni del nostro Stato, i quali Comuni verranno
volta per volta che ne sarà il caso designati dalla Giunta Amministratrice.