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Attività

Concerto di PASSAGGI DI VENTO 2024

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PRESENTAZIONE CONCERTO
“Ce qu’a vu le vent d’Ouest”


Come declinare il “Mondo Magico” nella scelta di un repertorio adatto ad un pianoforte, ad un luogo — una chiesa di montagna —, ad un pubblico di ascoltatori e ascoltatrici di provenienze diverse? Ho scelto per l’occasione una compositrice e due compositori francesi, tutti attivi a Parigi fra Ottocento e Novecento. Questi sono: Charles Valentin Alkan (1813-1888), figura misteriosa e ancora poco esplorata nel canone della musica colta, Mélanie Bonis (1858-1937), pianista e compositrice solo recentemente riscoperta e valorizzata, coeva e compagna di studi del più famoso Claude Debussy (1862-1918), esponente di spicco della tarda estetica francese, appena successiva all’impressionismo e coeva al simbolismo poetico e pittorico.
Il “magico” porta con sé il mistero, l’irrazionale, certo il dionisiaco, ma un dionisiaco controbilanciato nella musica scelta da un aspetto di immobile disorientamento, una “presenza assente” come la definisce il filosofo di origini ebraiche ma naturalizzato francese Vladimir Jankèlèvitch nel suo “Debussy e il mistero”, quasi che nello spazio sonoro coesistano lontananza e vicinanza: “nessuna musica al mondo – scrive – riesce a darci una simile impressione d’immensità, di spazio e di plein air.”
In questa vastità di movimento e percezione, l’andamento dei sedici brani sfiora alcuni temi ed aspetti cari a questa edizione del simposio: la religiosità di matrice ebraica dei Preludi Op. 31 di Alkan come confluenza di fede nel mistero, misticismo intimistico, e potere del divino; la sottile linea fra religiosità e leggenda ne La Cathédrale engloutie di Debussy dove le percezioni si fanno confuse e l’immaginazione disorientata; l’irrompere di figure del sogno come nel riferimento al Cantico dei Cantici nel preludio n. 13 di Alkan (J’etais endormie, mais mon cœr veillait…), del mito e delle leggende come nel caso rispettivamente di Phœbe (l’”illuminata” fra i Titani, associata alla luna) e Viviane (la fata del lago che stregò Merlino ed educò Re Artù) delle Femmes de Légende di Mel Bonis. Nella sua vicinanza al “Magico,” il Femminile si esprime tradizionalmente nelle forme di streghe, ninfe e fate. Per Debussy, Les Fées sont d’exquises danseuses (come pure il folletto Puck di Oberon nello shakespeariano Sogno di una notte di mezza estate) e poi lasciano il palcoscenico all’inquietante ninfa acquatica Ondine. E ancora la follia — vista come un’incapacità di difendere il dialogo fra le “percezioni sottili,” la “magia” appunto, e il sovrano controllo intellettuale del vivere sociale “normato” — porta alla inerme tristezza di Mélisande (Bonis) o all’allucinata danza macabra nella Chanson de la folle au bord de la mer (Alkan).
L’ultima parola ce l’hanno qui però le forze di natura, l’Acqua, il Ghiaccio e, per ultimo, ma non meno importante, il Vento che scandisce da protagonista questo programma. In “Ciò che ha visto il vento dell’Ovest” — titolo di questo momento musicale — il vento, carico di tumulto e di ignoto, messaggero di tempeste, si fa persona. Debussy riesce nitidamente a renderne il fruscio e il crepitìo, la varietà delle sue voci; così come con lo scrosciare dell’acqua o con il silenzio pietrificante della neve. In questa magica sinestesìa, i confini percettivi si sfaldano e gli elementi evocati si appropriano misteriosamente della musica e del nostro stesso essere.
Stefania Neonato


Stefania Neonato
Pianist and Fortepianis
https://www.stefanianeonato.com/


Nata a Trento, Stefania Neonato appartiene a una generazione di artisti impegnati con le pratiche esecutive storiche su strumenti d'epoca, ma anche interessati a collegare la tradizione dell'esecuzione pianistica moderna e la ricerca storica attuale.
Punti di riferimento nella carriera di Neonato sono gli incontri con Alexander Lonquich, Riccardo Zadra e Malcolm Bilson con i quali ha conseguito un dottorato in Arti Musicali in Historical Performance Practice presso la Cornell University.
Nel 2007 ha ottenuto il primo premio e il premio del pubblico al Concorso Internazionale di Fortepiano "Musica Antiqua" di Bruges. Da allora è ospite in alcuni dei più importanti festival di musica antica e stagioni concertistiche in Europa e negli Stati Uniti (Van Vlaanderen a Bruges, Styriarte a Graz, Festival Mozart a Rovereto, KlaraFestival a Bruxelles, Festival Alte Musik Knechtsteden, Boston-Early Music Festival, Kölner Fest für alte Musik, Regensburg-Tage Alter Musik, Potsdam Festspiele, Münster-Erbdrostenhof, Bologna-Accademia Filarmonica, Brescia-Teatro Grande, Firenze-Accademia Bartolomeo Cristofori, Amici della Musica di Padova, Genova - Giovine Orchestra Genovese, Madrid-Fundacion Juan March, Cornell Concert Series, Boston-Tufts University, Roma - Oratorio del Gonfalone, Vienna - Musikverein, Zagabria - Cristoforium, Lisbona - Noites de Queluz, Berlino - Alte Musik Live, Duisburger Philharmoniker - Duisburg, Haus der Musik Fruchtkasten - Stoccarda ecc.).
Nel 2013 è stata nominata professoressa di pianoforti storici presso la Musikhochschule di Stoccarda, in Germania.
Attiva come pedagogista in masterclass internazionali, ha pubblicato per "Early Music" (Oxford Journals), "Keyboard Perspectives" (Westfield Center) e Mimesis Edition (Milano), presentando la sua ricerca sull'estetica pianistica in diverse conferenze in tutto il mondo.
Il suo repertorio spazia dal classicismo al XX secolo; diverse incisioni discografiche segnano la carriera di Stefania Neonato con musica solistica (Mozart, Haydn, Clementi, Beethoven, Alkan) e cameristica su pianoforti d'epoca (Schubert, Beethoven, von Weber, Hummel). Nel 2024 Beethoven Violin-Sonaten con Christine Busch sarà pubblicato per l'etichetta SWR.
Nel 2012 e nel 2016 è stata invitata nella giuria delle prime due edizioni del Concorso Internazionale di Fortepiano "Giacomo Gotifredo Ferrari" di Rovereto. Nel 2018 ha presentato in prima assoluta e pubblicato Musica per pianoforte di G. G. Ferrari per Brilliant Classics.

Born in Trento, Italy, Stefania Neonato belongs to a generation of artists busy with historical performance practices on period instruments but also interested in bridging modern piano performance tradition and current historical research.
Landmarks in Neonato’s career are the encounters with Alexander Lonquich, Riccardo Zadra and Malcolm Bilson with whom she earned a Doctor of Musical Arts degree in Historical Performance Practice at Cornell University.
In 2007 she got top prize and Audience Prize at the International Fortepiano Competition “Musica Antiqua” in Bruges. From then on she is guest at some of the most important early music festivals and concert seasons in Europe and USA (Van Vlaanderen in Bruges, Styriarte in Graz, Festival Mozart in Rovereto, KlaraFestival in Bruxelles, Festival Alte Musik Knechtsteden, Boston-Early Music Festival, Kölner Fest für alte Musik, Regensburg-Tage Alter Musik, Potsdam Festspiele, Münster-Erbdrostenhof, Bologna-Accademia Filarmonica, Brescia-Teatro Grande, Florence-Accademia Bartolomeo Cristofori, Amici della Musica di Padova, Genoa - Giovine Orchestra Genovese, Madrid-Fundacion Juan March, Cornell Concert Series, Boston-Tufts University, Rome - Oratorio del Gonfalone, Vienna - Musikverein, Zagreb - Cristoforium, Lisbon - Noites de Queluz, Berlin - Alte Musik Live, Duisburger Philharmoniker – Duisburg, Haus der Musik Fruchtkasten – Stuttgart etc.).
In 2013 she was appointed Professor of historical pianos at the Musikhochschule in Stuttgart, Germany.
Active as pedagogue in international masterclasses, she published for “Early Music” (Oxford Journals), “Keyboard Perspectives” (Westfield Center) and Mimesis Edition (Milan), presenting her research on piano aesthetics at several conferences around the globe.
Her repertoire ranges from Classicism to the 20th century; several recordings mark Stefania Neonato’s career featuring solo (Mozart, Haydn, Clementi, Beethoven, Alkan) and chamber music on period pianos (Schubert, Beethoven, von Weber, Hummel). In 2024 Beethoven Violin-Sonaten with Christine Busch will be published for SWR Label.
In 2012 and 2016 she was invited in the jury of the two first editions of the International Fortepiano Competition “Giacomo Gotifredo Ferrari” in Rovereto, Italy. In 2018 she premiered and published Piano Music by G. G. Ferrari for Brilliant Classics.

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